15 GIUGNO 2018
Sala cinese della Reggia – via Università, Portici (NA)

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l’economia circolare nelle aziende agricole: come produrre un compost di qualita’


Presentazione dei risultati del progetto LIFE Carbonfarm

Si terrà a Portici (NA) il 15 giugno prossimo, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli (Aula Cinesi), la Conferenza finale del progetto CARBONFARM, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito dei Programmi LIFE, con il quale è stato realizzato un impianto di compostaggio aziendale (on farm) nella Piana del Sele (Salerno).

L’agricoltura intensiva, promossa dalle politiche agricole comunitarie fino ai primi anni del duemila, si ritiene abbia condotto per almeno il 75% dei terreni agrari in Europa a un degrado di alcune qualità dei suoli. In Italia, la “Comunicazione Nazionale per la Lotta alla Siccità e alla Desertificazione” ha affermato che la perdita di sostanza organica deve essere considerata come uno dei più importanti indicatori di desertificazione. Il contenuto di sostanza organica nel suolo, e la sua misura come carbonio organico, insieme ad altri parametri più strettamente legati all’attività della biomassa, è oramai un consolidato indicatore di qualità del suolo.

Nelle aziende agricole il ciclo della sostanza organica risulta ancora sbilanciato verso il suo consumo. Risulta necessario mantenere nei sistemi agrari il delicato equilibrio tra accumulo e consumo della sostanza organica, indispensabile per non compromettere le condizioni di fertilità dei terreni e assicurare produzioni sostenibili evitando aggiunte oltre misura di concimi di sintesi e di fitofarmaci.

Il soccorso offerto dai materiali organici compostati è quindi fondamentale in quanto in grado di contrastare i costanti decrementi di sostanza organica nei suoli agricoli produttivi. Il progetto LIFE CARBONFARM ha realizzato, nella Piana del Sele, un impianto prototipale di compostaggio on farm pienamente operativo e in grado di produrre circa 3.000 tonnellate all’anno di compost di qualità (ammendante compostato verde, pari a valore potenziale calcolabile di 100.000 euro), ottenuto dagli scarti delle produzioni ortive delle aziende agricole che conferiscono le loro produzioni alla cooperativa dove è stato realizzato l’impianto. Si restituisce così, a circa 150 ettari di suoli agricoli, sostanza organica sotto forma di compost, permettendo un minor acquisto di ammendanti e assicurando quindi minori costi di gestione. La flessibilità del compostaggio on farm rende la sua applicazione realizzabile per qualsiasi dimensione aziendale in funzione delle diverse disponibilità quali-quantitative di biomassa.

Il progetto CARBONFARM ha dimostrato come il ritorno all'adozione di processi di compostaggio da parte delle aziende agricole, oltre a promuovere la valorizzazione produttiva e economica delle biomasse residuali dalle attività locali, partecipa attivamente al tema dell’economia circolare e alla lotta ai cambiamenti climatici poiché, in quest’ultimo caso, aumentare e preservare il carbonio nel suolo agrario significa ridurre le quantità di anidride carbonica emessa in atmosfera.

Gli attuali indirizzi comunitari sono oramai rivolti non solo alla salvaguardia del sistema delle ruralità degli Stati membri, ma anche alla tutela dell’ambiente e delle produzioni agricole di qualità in funzione della tutela dei consumatori. Così, tra i nove obiettivi della nuova proposta di regolamento della Commissione europea per la politica agricola comunitaria nel periodo di programmazione 2014-2020, ufficializzata a maggio, è stato indicato quello di fornire un contributo alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico utilizzando quale indicatore di risultato il “Carbon storage in soils and biomass”. Il Progetto LIFE CARBONFARM ha quindi anticipato un investimento strutturale aziendale in grado di contribuire attivamente ai futuri obiettivi della nuova agricoltura europea.

Programma completo (pdf 528 Kb)

Coordinamento

CERMANU - Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Risonanza Magnetica Nucleare per l'Ambiente, l'Agro-Alimentare e i Nuovi Materiali (CERMANU). Università di Napoli Federico II.

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